L’attività del collaboratore fisso, iscritto all’elenco dei pubblicisti, che svolge l’attività giornalistica in modo esclusivo, attraverso una collaborazione continuativa. 150 150 Studio Legale Tamburro

L’attività del collaboratore fisso, iscritto all’elenco dei pubblicisti, che svolge l’attività giornalistica in modo esclusivo, attraverso una collaborazione continuativa.

E’ subordinata e rientra nel concetto di “professione giornalistica”. Corte Suprema di Cassazione, Sezioni Unite Civili, 5/11/2019, est. Adriana Doronzo, n. 1867/2020 Rivista Giuridica “lavoro e Previdenza Oggi” La questione sottoposta all’esame della Corte di Cassazione a Sezioni Unite concerne la validità, sotto il profilo giuridico, del rapporto di lavoro giornalistico tra un editore di…

LA DISCRIMINAZIONE DI GENERE ED IL REGIME PROBATORIO AGEVOLATO EX ART. 40 D. LGS N. 198/2006. 150 150 Studio Legale Tamburro

LA DISCRIMINAZIONE DI GENERE ED IL REGIME PROBATORIO AGEVOLATO EX ART. 40 D. LGS N. 198/2006.

Tribunale di Taranto, Decreto ex art. 38 D. Lgs. vo n. 198/2006 del 28/5/2019. Il Tribunale di Taranto si è pronunciato sui requisiti di ammissibilità dell’azione ex art. 38 ex D. Lgs vo n. 198/2006, come modificato dall’art. 8-quater della Legge n. 101/2008 e dal D. Lgs. vo n. 5/2010. Tale procedimento prevede che il…

Licenziamento del Rappresentante Sindacale. Regole relative alla ripartizione dell’onere probatorio tra lavoratore e datore di lavoro nel caso in cui sia dedotta la natura discriminatoria del recesso. 150 150 Studio Legale Tamburro

Licenziamento del Rappresentante Sindacale. Regole relative alla ripartizione dell’onere probatorio tra lavoratore e datore di lavoro nel caso in cui sia dedotta la natura discriminatoria del recesso.

Corte di Appello di Firenze, Sez. Lav., 22 ottobre 2019, est. Maria Lorena Papait Rivista Giuridica “lavoro e Previdenza Oggi” La sentenza affronta la questione della legittimità del licenziamento per giusta causa irrogato dal datore di lavoro ad un lavoratore rappresentante sindacale, in relazione a violazioni disciplinari contestategli all’esito di indagini investigative, dalle quali era…

Il”distress” quale fattore causale di danno morale subiettivo nella categoria del danno complementare. Ambiente di lavoro “stressogeno”. La sindrome di “burnout” secondo la classificazione dell’OMS. “Burnout” e stress da lavoro correlato. L’ingravescenza colpevole della condizione di “distress” nel lavoro ed il danno non patrimoniale, quale morale subiettivo. 150 150 Studio Legale Tamburro

Il”distress” quale fattore causale di danno morale subiettivo nella categoria del danno complementare. Ambiente di lavoro “stressogeno”. La sindrome di “burnout” secondo la classificazione dell’OMS. “Burnout” e stress da lavoro correlato. L’ingravescenza colpevole della condizione di “distress” nel lavoro ed il danno non patrimoniale, quale morale subiettivo.

Il”distress” quale fattore causale di danno morale subiettivo nella categoria del danno complementare. Ambiente di lavoro “stressogeno”. La sindrome di “burnout” secondo la classificazione dell’OMS. “Burnout” e stress da lavoro correlato. L’ingravescenza colpevole della condizione di “distress” nel lavoro ed il danno non patrimoniale, quale morale subiettivo. Rivista degli infortuni e delle malattie professionali –…

La decisione del giudice onorario del tribunale su materie riservate a giudici togati non comporta nullita’ della sentenza. ulteriori precisazioni circa i requisiti di ammissibilità dell’appello nelle cause di lavoro dopo la riforma del 2012. 150 150 Studio Legale Tamburro

La decisione del giudice onorario del tribunale su materie riservate a giudici togati non comporta nullita’ della sentenza. ulteriori precisazioni circa i requisiti di ammissibilità dell’appello nelle cause di lavoro dopo la riforma del 2012.

Corte d’appello di Roma, Sez. Lav., del 7/6/2019, n. 2482 del 2019. Rivista Giuridica “Lavoro e Previdenza Oggi”. La Corte affronta la problematica relativa alla eccezione di asserita nullità della sentenza impugnata, per essere stata emessa da un G.O.T., in materia devoluta alla competenza di magistrato togato, in funzione di Giudice del lavoro. Osserva la…

La simulazione fraudolenta dello stato di malattia del lavoratore: fino a che punto il recesso del datore di lavoro deve ritenersi legittimo? 150 150 Studio Legale Tamburro

La simulazione fraudolenta dello stato di malattia del lavoratore: fino a che punto il recesso del datore di lavoro deve ritenersi legittimo?

Tribunale di Latina, Sez. Lav., 11 gennaio 2019, est. Avarello Rivista Giuridica “lavoro e Previdenza Oggi” La sentenza affronta la questione della legittimità del licenziamento per giusta causa irrogato dal datore di lavoro che, dopo un controllo sulle assenze per malattia di un suo dipendente, attraverso servizi investigativi privati, accerti circostanze di fatto atte a…

Contributo Unificato nel processo del lavoro: lo Stato chiede una tassa ai lavoratori ma dimentica i Sindacati. 150 150 Studio Legale Tamburro

Contributo Unificato nel processo del lavoro: lo Stato chiede una tassa ai lavoratori ma dimentica i Sindacati.

Si riporta, in allegato, il testo dell’intervento degli Avvocati Antonietta Mareschi ed Eugenio Cipolla nel convegno del Progetto Consumatori del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, “L’accesso alla giustizia: un diritto del cittadino tutelato dalla Costituzione”, tenutosi in data 18 febbraio 2013 presso l’Aula Avvocati della Corte di Cassazione. Leggi l’articolo: Mareschi e Cipolla

Cenni alla procedura europea di ingiunzione di pagamento 150 150 Studio Legale Tamburro

Cenni alla procedura europea di ingiunzione di pagamento

L’Unione Europea, con il Regolamento n. 1896/2006, in vigore dal 12 dicembre 2008, ha inteso creare una procedura di ingiunzione di pagamento, alternativa a quella dello stato di appartenenza, che rendesse più agevole la risoluzione delle controversie transfrontaliere in materia di crediti pecuniari non contestati.

La Direttiva Comunitaria 83/2011 sui Diritti dei Consumatori: un restyling generale della disciplina protettiva del consumo 150 150 Studio Legale Tamburro

La Direttiva Comunitaria 83/2011 sui Diritti dei Consumatori: un restyling generale della disciplina protettiva del consumo

La Direttiva 83/2011 affronta in modo più incisivo la problematica delle regole sui contratti del consumatore poiché mira, in senso espressamente positivo, a raggiungere una reale armonizzazione nella materia del consumo, perseguita …

Comportamenti extralavorativi del dipendente e giusta causa obiettiva di licenziamento 150 150 Studio Legale Tamburro

Comportamenti extralavorativi del dipendente e giusta causa obiettiva di licenziamento

“I comportamenti tenuti dal dipendente nella sua vita privata ed estranei all’esecuzione della prestazione lavorativa sono irrilevanti, a meno che essi non siano di tale natura da fare ritenere il dipendente inidoneo alla prosecuzione del rapporto, specie allorché, per le caratteristiche o per le peculiarità di questo, la prestazione lavorativa richieda un ampio margine di fiducia, ovvero possa incidere negativamente sull’immagine del datore di lavoro”.

Brevi notazioni sul concetto di discriminazione e diversità nell’ordinamento nazionale e nella disciplina comunitaria 150 150 Studio Legale Tamburro

Brevi notazioni sul concetto di discriminazione e diversità nell’ordinamento nazionale e nella disciplina comunitaria

Nell’ordinamento nazionale ed in quello comunitario le nozioni di “parità di opportunità” e di “discriminazione” sono storicamente transitate attraverso un percorso normativo, che è iniziato con la tutela della maternità e delle condizioni di lavoro, che ha attraversato i principi della parità di diritti e di retribuzione, per pervenire alla parità di opportunità, includendo tra le discriminazioni e le molestie quelle di indole sessuale, nel contempo ampliando le ipotesi tutelate ed il numero delle deroghe all’applicazione dei principi base.

Mobbing oggi: dalla ricerca di una definizione alla legge 150 150 Studio Legale Tamburro

Mobbing oggi: dalla ricerca di una definizione alla legge

Manca, sia sul piano interno ordinamentale, che su quello internazionale, una definizione di mobbing univocamente recepita ed accettata, per qualificare la violenza psicologica sul luogo di lavoro. Il termine è assimilabile ad altri, che definiscono condotte vessatorie e reiterate nel tempo che un soggetto assume nei confronti di altri soggetti più deboli.